Una delle priorità per gli utenti e i motori di ricerca è senza ombra di dubbio la sicurezza online. Chrome segnala i siti HTTP come non sicuri da ormai quasi 10 anni, mentre Google ha dichiarato già dal 2014 HTTPS come fattore di ranking. Per tale motivo, se non lo hai ancora fatto, dovresti assolutamente migrare il tuo sito web da HTTP a HTTPS. Si tratta di una scelta imprescindibile da poter prendere seguendo determinate accortezze.
Se il passaggio non viene eseguito correttamente, l’operazione può causare problemi SEO talvolta anche rilevanti, come: cali nel posizionamento su Google, indicizzazione duplicata, perdita di traffico organico e così via.
In questa guida vediamo insieme passo dopo passo come poter effettuare la migrazione evitando gli errori SEO, così da salvaguardare la propria attività online.
La guida per passare da HTTPS a HTTPS senza commettere errori SEO
Passare da HTTP a HTTPS è molto semplice, ti spieghiamo step by step come effettuare il passaggio.

È importante ricordare i vantaggi di HTTPS:
- aumento della fiducia;
- migliore ranking SEO;
- compatibilità con nuove funzionalità web;
- protezione dei dati.
Prima di tutto, però, ti suggeriamo di eseguire un backup completo di database, file e configurazione. Nel caso di errori potrai ripristinare la versione precedenza senza danni.
Per poter passare da HTTPS a HTTPS dovrai acquistare e installare un certificato SSL/TLS, puoi utilizzare soluzione gratuite oppure acquistarne uno da un’autorità di certificazione. Una volta acquistato, dovrai installarlo sul server.
Dovrai assicurarti che tutti gli URL interni siano aggiornati e che puntino alla versione HTTPS. Porta particolare attenzione agli URL nei file CSS e JavaScript, immagini e risorse multimediali e link nei contenuti.
Tutte le versioni HTTP delle pagine dovranno reindirizzare alla versione HTTPS tramite redirect 301, così da comunicare ai motori di ricerca il cambio di URL.
Ricorda di aggiungere la nuova proprietà HTTPS nella Google Search Console e inviare la nuova sitemap. Dovrai anche verificare che nel file robots.txt non ci siano blocchi su contenuti HTTPS.
Di seguito ti elenchiamo i principali errori che potrebbero compromettere il posizionamento dopo la migrazione:
- ignorare i backlink più importanti, per il ranking i link da siti esterni sono fondamentali;
- non monitorare gli errori di scansione;
- non aggiornare la sitemap e Search Console;
- avere risorse miste, caricamenti di contenuti HTTP su pagine HTTPS possono causare errori di sicurezza e peggiorare l’esperienza dell’utente;
- redirect mancanti o errati, senza redirect 301 si perde il valore SEO.
Per poter effettuare quest’intervento tecnico e strategico dovrai pianificare tutti i passaggi e gestirlo correttamente. In questo modo non penalizzerai il posizionamento SEO del tuo sito web e migliorerai senza dubbio la sicurezza e la reputazione del tuo sito.
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