Proteggi il tuo marchio online: tutto quello che devi sapere sul cybersquatting

Una guida completa per capire cos'è il cybersquatting, perché rappresenta una minaccia concreta per aziende e professionisti e quali sono gli strumenti per difendersi in modo efficace.
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Ultimo aggiornamento

14/08/2025

Avere un dominio coerente con il proprio marchio o la propria attività è fondamentale per costruire un’identità online solida e riconoscibile. Tutto ciò, però, ha dato origine a pratiche scorrette, tra cui il cybersquatting. Ma di cosa si tratta esattamente e come ci si può difendere?

Scopriamo insieme cos’è il cybersquatting e come tutelarsi.

Cybersquatting: cos’è e come difendersi

Il termine “cybersquatting” deriva dall’unione di “cyber“, che indica il mondo digitale, e “squatting“, cioè l’occupazione abusiva di spazi.

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Cybersquatting: cos’è e come difendersi – Marketdomain.it

In pratica, il cybersquatting consiste nella registrazione di nomi di dominio legati a marchi registrati, nomi di aziende, personaggi pubblici o brand famosi, con l’obiettivo di trarne un vantaggio economico.

Chi pratica questa attività, detto “cybersquatter“, registra un dominio che dovrebbe appartenere legittimamente a un altro soggetto, spesso sperando di rivenderlo a caro prezzo.

Ovviamente si tratta di una pratica illegale, non solo in Italia, ma anche in tanti altri Paesi. Il primo passo per proteggersi è registrare per tempo i domini associati al proprio marchio o nome, includendo diverse estensioni (.com, .it, .net, ecc.). È una misura semplice ma spesso trascurata.

È fondamentale registrare il proprio marchio per tutelarsi dal cybersquatting. Un marchio registrato offre una tutela legale molto più solida in caso di problemi come questi.. Senza un marchio registrato, sarà più difficile dimostrare la propria priorità sull’uso di un nome.

Nel caso in cui venga rilevato un caso di cybersquatting, il primo passo è solitamente una lettera di diffida al titolare del dominio, richiedendo la cessazione dell’uso e la cessione del dominio.

Monitora, quindi, costantemente il web: esistono strumenti online per monitorare i domini registrati che somigliano al proprio brand, rilevando tentativi sospetti di cybersquatting. Servizi di “domain watching” o alert automatici possono essere molto utili.

Qualora la diffida non dovesse andare a buon fine, è possibile:

  • Avviare una procedura UDRP presso enti accreditati (es. WIPO);
  • in Italia, avviare una procedura presso il Registro.it attraverso la procedura di riassegnazione o arbitrato;
  • ricorrere alle vie legali, anche per richiedere il risarcimento dei danni.

Il cybersquatting è una vera e propria minaccia nel mondo digitale, ma esistono strumenti e strategie per difendersi in modo efficace. La prevenzione, attraverso la registrazione tempestiva dei domini e dei marchi, è la migliore forma di difesa.

Ricorda che la protezione della propria presenza online non è più una scelta, ma una necessità.

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